"L’idea di creare una laurea “europea” è venuta al Presidente francese, Emmanuel Macron". Così su "La Repubblica", "L'Osservatore Romano" della teologia dei mercati globali. Gli ammiragli del mondialismo, sbavando dinanzi a tutto ciò che è global e liberal e schiumando di rabbia contro tutto ciò che non sia riconducibile al free market system, sono ora al settimo cielo. Così leggiamo direttamente su "La Repubblica":
"Inquadrata nella proposta più generale dello “Spazio europeo dell’istruzione 2025” inteso a rendere più facili gli scambi e la competitività del sapere, comprende anche misure di ulteriore mobilità universitaria dei docenti e degli studenti (con una Card unica per l’accesso in tutta Europa a biblioteche e servizi), il rafforzamento di Erasmus+, e nuovi mezzi per la diffusione del plurilinguismo".
Competitività del sapere, ulteriore mobilità. Ecco le parole chiave, coerentissime con l'ingegneria sociale neoliberista e turbocapitalista. Già abbiam capito cos'è codesta "Università europea", un campo d'addestramento al pensiero unico globalista, sradicante, turbocapitalista, post-nazionale, open-minded. Insomma, un ulteriore tentativo di distruggere l'Università come luogo di diffusione dei saperi critici in grado di contestare l'ordine sempre più iniquo della mondializzazione sans frontières a beneficio esclusivo della aristocrazia global-elitaria, nuova classe dominante nel piano liscio denazionalizzato del sistema capitalistico fattosi mondo. L'obiettivo nemmeno troppo larvato è di decapitare ogni testa pensante e, in modo convergente, di produrre in batteria teste calcolanti e senza spirito di scissione: in una parola, gli schiavi ideali.
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