L’uomo precario è la quintessenza dell’isolamento individualistico e del nesso sociale interrotto. Ha spezzato ogni legame comunitario, di classe e solidale, aderendo al dogma dell’imprenditoria concorrenziale che lo vuole nemico di chi, nella medesima posizione di sfruttato, gli sta accanto e sempre pronto ad autocolpevolizzarsi in caso di insuccesso . Egli è completamente indifeso e solo, strumento nelle mani del capitale absolutus, che può disporre illimitatamente del suo corpo e della sua mente, delle sue braccia e dei suoi