Temi dell'Agorà / Registro di classe

L'istruzione e la scuola raccontata da chi la fa.

Il nostro viaggio nel mondo dell’istruzione scolastica e universitaria sempre più mercificata continua anche con una serie di interviste a studiosi, professori, operatori culturali, educatori, presidi etc. In qualunque caso persone che l’università e la scuola la conoscono bene e da vicino, per esperienza.

Americanizziamo la scuola? No grazie!

di Gianni Vacchelli
pubblicato il 13 Febbraio 2018

Abbiamo visto, negli articoli precedenti, come «l’economia delle conoscenze» della UE fosse la risposta, negli anni Novanta, all’economia americana, più flessibile e competitiva. Si trattava di superarla. Ma di fatto, di diventare tutti, europei e americani, sempre più neoliberisti. Così l’impatto sui sistemi di formazione e istruzione dalle scuole medie all’università è stato sempre più forte. Per il pedagogista austriaco Ludwig A. Pongratz, «la politica della formazione è diventata da allora un elemento stabile della politica di occupazione e dell’economia. Essa serve in prima linea alla crescita economica, alla competitività e alla mobilità». Detta in parole povere: ad asservire l’istruzione e la scuola alle ragioni del Capitale.

Buona Scuola (cioè: Cattiva Aziendalizzazione della stessa), preside-dominus, erosione effettiva e/o simbolica dei contenuti, dei valori disciplinari e della “fatica del concetto” (Hegel), pensiero computazionale, svuotamento di potere degli organi collegiali, enfasi sull’alternanza scuola-lavoro (e il diritto allo studio?), decurtazione (in fieri) di un anno del percorso formativo liceale, t

La società odierna a traino neoliberista è riuscita a colonizzare la nostra anima e la nostra mente. Nessun sistema precedente, pur desiderandolo, è arrivato a tanto. Non è più la nostra soltanto una società disciplinare (Foucault), biopolitica, panottica, capace di controllare i nostri corpi, ma piuttosto psicopolitica (Han), a colonizzazione cellulare e neuronale, potremmo dire.

Gianni Vacchelli,  La deriva neoliberista a scuola

La deriva neoliberista a scuola

di Gianni Vacchelli
pubblicato il 23 Agosto 2017

Eppure è una delle urgenze decisive, per uscire dall’asfissia del pensiero unico economicistico che il trionfante neoliberismo impone e che va a destrutturare e stritolare la scuola pubblica. E su questi dinamismi assai pericolosi e purtroppo molto aggressivi e antidemocratici dedicheremo qui alcuni articoli.

Come uscire dalla crisi? Così, alla domanda, rispose Confucio: «Dobbiamo ridare alle parole il loro significato originario». Mai più saggio consiglio.

E quindi, mentre imperversa, nella quasi totale indiff

La scuola pubblica vive un periodo complesso e altamente problematico. Anzi, parafrasando il grande Charles Dickens, che nel suo romanzo Hard Times (1854) fece una violenta.......